Stefano Sgambati / Gli eroi imperfetti
«Eppure un uomo dovrebbe sapersi prendere le cose che gli piacciono, pure se quelle fanno resistenza: invece scivolano via, come la sabbia che scivola via quando è stretta troppo forte nei pugni. Quindici anni non hanno insegnato a Matteo che
Paolo Nori / Si sente?
«Secondo me scrivere, forse, può esser poi quello, farsi crescere dentro la pancia una piccola macchina per lo stupore, e questa pratica, lo straniamento, vedere le cose come se le si vedesse per la prima volta, fare finta di non
Roberto Delogu / L’anno di vento e sabbia
«“Il disordine” mi disse quando le chiesi il motivo di quel macello “i difetti, le eccezioni, le cose inutili, rendono la vita imprevedibile. Ogni tanto bisogna fare qualcosa di manifestatamente sbagliato, senza pensarci troppo… così come esce, senza significato né
Davide Toffolo / Graphic novel is dead
«Così l’età, che mi ha rubato alcune cose – i capelli, per dirne una – me ne ha regalate però delle altre, come l’ironia, che spendo tutta in questo lavoro». (Cliccare sulle linguette per proseguire nella lettura). [tab: Lunga vita alla graphic
Massimo Cuomo / Piccola osteria senza parole
«La brezza fresca sale dal fiume, il gusto del pesce gli punge la lingua e un rivolo di soddisfazione gli fluisce nell’anima: per come sente di aver comunque già trovato qualcosa, tutto sommato, in quel posto dimenticato da Dio che
Alberto Capitta / Alberi erranti e naufraghi
«In fondo erano animali feriti anche loro e quelle ferite non andavano mostrate a nessuno». Giuliano Arca vive in un isolato casolare della Sardegna insieme al padre Piero, veterinario con un amore smodato per gli animali che soccorre strenuamente dando loro
Fabio Stassi / Holden, Lolita, Živago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999)
«Perché l’odio (…) muore con la morte di chi è odiato e l’amore invece continua a vivere e a crescere anche dopo l’ultima separazione?» Guglielmo da Baskerville, Florentino Ariza, Cosimo Piovasco di Rondò e Billy Pilgrim sono solo alcuni dei duecento
Marc Dugain / Viale dei Giganti
Al momento di risalire in macchina, mi sono sentito male. Andarmene, tornare in casa, rimanere, tutto mi sembrava doloroso. Era dopo averla vista che cedevo più facilmente all’alcol, per ritrovare un briciolo di fiducia nell’esistenza. Non parlo di allegria, ma
Julio Ramón Ribeyro / I genietti della domenica
Come il cadavere di una settuagenaria rinvenuto in una fossa sette giorni dopo la sua morte avvenuta per strangolamento, o quel rospo la cui superficie è cresciuta a discapito del suo volume perché è stato spiaccicato dalle ruote di un’automobile,
Osvaldo Guerrieri / Col diavolo in corpo
Gemito morì il primo marzo 1929 alle sette del mattino. Aveva lavorato fino all’ultimo. (…) Uscì nella notte gelida e inciampando, appoggiandosi ai muri, si avviò verso casa e si mise a letto. (…) Prima di chiudere gli occhi bisbigliò