FABIO MAGNASCIUTTI
NOMI COSI ANIMALI
con uno scritto di SILVER

20,75x16,5 cm, 208 pp., col. 
brossura cucita con bandelle

circometrò, 1. II ediz. 2018

ISBN 978-88-98462-09-4
15,00 euro

La parola a Silver: «Fabio è bravo, e io quelli bravi li tengo d’occhio. A tanti capita di essere bravi una volta, e quelli li lascio perdere, ma quelli che sono bravi sempre fanno paura, e li curo.
Non mi addentro nella disamina del suo stile grafico personalissimo (che poi quando ci vediamo mi spieghi la tecnica, se usi davvero i pennelli o è solo un filtro, in che dimensioni, quanto c’è di materico e quanto photoshop ecc.), no, parlo dell’intelligenza elegante delle sue riflessioni, dello sguardo lunare sulle cose, distaccato e apparentemente disinteressato alle miserie dell’attualità, che invece, al contrario, aggredisce alle spalle arrivandoci per vie traverse. […]

Preciso come un laser, Fabio ti spiazza. È come qualcuno che ti porge la mano per stringere la tua e poi velocemente la ritira. È la palla che ogni volta Charlie Brown si ostina a calciare. È la porta a vetri che non riesci mai a vedere in tempo.
Il gatto che fissa la boccia d’acqua del pesce rosso e dice “Oh, quando la guardi non bolle mai” vorrei mille volte averla fatta io. Ma che sinapsi ha questo ragazzo?».

SILVER. Noto anche come Guido Silvestri, è il padre di Lupo Alberto e della fattoria dei McKenzie. Senza di lui nessuno direbbe «Ehilà Beppe» e il mondo sarebbe un po’ più brutto.

FABIO MAGNASCIUTTI. Illustratore e vignettista, ha al suo attivo numerosi libri con la casa editrice Lapis e con altri editori.

Ha illustrato campagne per le aziende Saras, Enel, Api, Montedison e altre; ha curato sigle e animazioni dei programmi Che tempo che fa (edizioni 2007 e successive) e Pane quotidiano; ha realizzato illustrazioni per i programmi AnnoZero e Servizio pubblico; e tra le sue collaborazioni figurano «la Repubblica», «l′Unità», «il Misfatto», «gli Altri», «Linus», «Left», «il manifesto».

Insegnante di illustrazione editoriale presso lo Ied di Roma, dal 1993 canta con il gruppo Her pillow, nel 2005 ha fondato la scuola di illustrazione Officina B5 e nel 2015 ha vinto il premio come miglior vignettista presso il Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi.

Per i tipi di Barta ha pubblicato anche Noi (2018), Il richiamo della coperta (con S. Mattiangeli, 2019) e Due (con L. Ralli, 2020).

Perché lo fai?
perché è urgente, preme e se non esce diventa qualcos′altro e fa male
nasce qui, poi vuole uscire
e qui sono il sindaco, il farmacista, il parroco
e il carabiniere, lo scemo, il becchino
apro i cancelli e via
poi non so, qualche volta ritorna, altre no, non ne so più niente
ma va bene così
Testo di Giuseppe Ciarallo uscito su Inkroci.

Mi è ricapitato tra le mani “Nomi, cosi, animali” una raccolta di vignette di Fabio Magnasciutti. L’ho riletto, ho goduto, nel senso che ho provato un piacere fisico oltre che mentale nel far scorrere le pagine. Vi ho trovato racchiuso un trattato di sociologia declinato in bellissimi disegni, e in testi dai significati profondi e colti, che si fondono sulla conoscenza di Storia, filosofia, psicanalisi, letteratura, storia del cinema e su calembour, detti popolari e giochi di parole, un lessico sempre in bilico tra cultura alta e cultura popolare. Un vero e proprio massaggio cerebrale, in tempi di oscurità dell’intelletto.

Nel mio personale Pantheon della satira, Fabio Magnasciutti siede alla sinistra del Padre, Altan, perché alla destra è assiso un altro Maestro e gigante quale è Massimo Bucchi.

Vi invito a comprare “Nome, cosi, animali”, costa 15 euro. Non potreste spendere i vostri soldi in miglior modo.


San Giuliano Terme ordini@barta.it
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