Dici proibito ma intendi libero
Da sempre i libri finiscono negli indici, nelle liste di proibizioni, nei divieti. Non leggeremmo Fahrenheit 451 con ancora così tanta curiosità se non fosse che siamo sicuri di avere alle porte un qualunque nemico dei libri che vorrà bruciarne un bel po’. Che poi bisognerebbe fare chiarezza sul fatto che costoro siano “nemici” dei libri. In prima istanza, quando passa la furia distruttrice, gl’indicizzatori malvagi dei volumi sono dei proficui pubblicitari: rendono un servizio marketing ai titoli come nessuna agenzia riuscirebbe a fare.
La lista di libri proibiti con varie e bizzarre motivazioni che trovate a questo link è davvero surreale e divertente. Fa sorridere perché c’imbattiamo in motivazioni sulla stregoneria del Mago di Oz oppure Alice che fa parlare gli animali (e invece a parlare dovrebbero essere solo gli uomini). E nella strampalata follia di qualche censore che legge in un testo il magnetismo del male si legge agevolmente anche l’ubicazione del bene (per citare il geniale e ambivalente titolo di un romanzo di Giorgio Falco). Di fatto è il riconoscimento dell’importanza evocatrice e “demoniaca” dei libri: il sabba condiviso della lettura, lo scatenamento dionisiaco delle coscienze, la liberazione della mente, la moltiplicazione dei punti di vista. Non c’è niente di peggio che offrire un altro punto di vista alla gente: è questa la via preferenziale per far scatenare rivoluzioni e messa in dubbio dello stato delle cose.
E di cosa hanno paura i censori? Perché dietro all’attentato alla libera circolazione dei libri altro materiale di discussione lo offrono proprio i castigatori medesimi. Di cosa hanno paura? Delle streghe, davvero? Davvero del primato logopedistico degli uomini sugli animali? Il fatto è che le motivazioni “più assurde” sono certo riconducibili al comune denominatore del Potere che deve mantenersi inalterato nella sua attenzione alla gente, ma semmai trovo interessante affrontare la questione dal rovescio, ovvero dal percepire i libri come generatori di idee, temi, suggestioni. Anche nella irragione più extraterrestre c’è comunque in azione il punto di vista sull’opera letteraria che è riuscita a irradiare un’idea prima non vista. Comunque la si guarda questa vicenda capiamo che ci sarà sempre qualche idiota che tenta di bloccare un libro e senza saperlo lo sta favorendo. Così vanno le cose.
Filippo Polenchi