
Giochi di società
Il gioco da tavolo è crudele. Proprio per il suo carattere pedagogico. La pedagogia è crudele: è competitiva, è l’etica protestante dispiegata su carta e su piano, è l’adeguarsi alle regole della società – imparare a gestirle, a gestire le differenti maschere della gente, riconoscere le strategie, avere una propria strategia e infine saper perdere o avere l’orgoglio di schiacciare gli altri fino a vincere – divertendosi. E poi sono dizionari di linguaggio militare prestati al tavolo dei bei salotti o delle stanze regali. Da sempre si gioca alla miniatura della vita. Per prevedere le mosse dell’esistenza, per anticipare e studiare le traiettorie del destino. In questo libro, curato da una amorevole coppia di americani, si raccolgono in meno di 200 pagine 50 giochi da tavolo, con illustrazioni gustose. Compratelo, se volete perpetuare l’immane carneficina della domenica pomeriggio.