Guerriglia marketing
Talvolta c’è solo da imparare. Belle storie di deviazioni socio-economiche. Veleno capitalista. Già, sempre lui. L’ornamento che t’ammazza, lentamente, nel suo insopportabile colore splendente. Leggete questo articolo che, a partire da un episodio librario, ricostruisce la storia dell’arsenico e del suo uso ammesso nella società civile – ad esempio come pigmento per colorare le carte da parati destinate alle abitazioni e da qui l’ecatombe di gente morta lentamente, giorno dopo giorno, avvelenata dalla semplice stanza – finché non riuscirete a fare questa associazione: industrializzazione+verde=morte. Un articolo contro la nostalgia. E su un libro avvelenato dal verde. Il colore del serpente, dell’infame narcotico inodore, insapore, irrintracciabile; la pozione delle congiure, dei gialli mondadoriani. Esiste adesso in sole due copie un libro stampato nel 1874 da un chimico americano, che aveva le pagine intinte di arsenico. Pubblicità dell’estremo. Per sensibilizzare sull’uso troppo disinvolto del veleno ecco che Robert M. Kedzie vi uccide. Appresa la lezione?