Linfa delle parole
L’albero della vita, l’origine del mondo, lo scandalo della creazione, l’oscenità di ficcare l’occhio in quella specola dove sono state create le cose. Così delle parole su carta, di quello che imbrattiamo per scrivere e per trasmettere le nostre parole, l’inchiostro è il sangue. Sangue della vita, fertilizzante dei pensieri. Senza quell’emoglobina che rispecchia soltanto i riflessi dei fotoni che si schiantano sulle superfici dei corpi, i nostri pensieri non avrebbero chiarezza, le nostre visioni non avrebbero cittadinanza al di fuori del porto franco della nostra mente oscura.
In questo video, rinvenuto attraverso questa pagina, il procedimento di costruzione del sangue, degli inchiostri per la stampa, ha l’aspetto di una sinfonia. Un movimento classico dentro questa fabbrica canadese, che racconta dalle materie prime alle misurazioni microscopiche ed elettroniche, il viaggio dei globuli ciano, magenta, gialli e neri. C’è nel filmato la quieta solitudine delle asprezze interstellari, la stessa pace solenne che abita le profondità di Saturno come i salotti del Settecento. La stessa quieta pulizia degli operai che lavorano al lume di neon e sembrano in un empireo. C’è quasi da lasciarsi fregare e pensare che lavorare in un posto simile sia una cosa bella.